I 5 modi di reagire alle giornate "NO" delle persone di successo

A chi non è mai capitata una giornata NO? Definiamo le giornate No, quelle giornate dove sembra sempre che la legge di Murphy sia l'unica legge dell'Universo, addio legge di gravità, legge d'attrazione, legge dei vasi comunicanti, entanglement addio. Nulla sappiamo più davanti alla giornata "No", e spesso, ne seguiamo il "Mood", lo stato d'animo, l'attitudine che ci porta a seguirla come un pulcino segue mamma chioccia.
Come ci sentiamo dopo? Cosa diciamo? Che azioni facciamo?
Ci ritroviamo nervosi, ci diciamo che siamo sfortunati, che capitano tutte a noi o peggio, che gli altri sono più bravi e riescono mentre noi siamo molli come una burrata il 15 di Agosto sull'asfalto in autostrada.
E poi ci sono loro, le persone che ammiri perché pensi che ad ogni ostacolo trovano una soluzione, che rimangono imperterriti davanti all'obiettivo e cambiano gli eventi, e ti chiedi "Ma chi sono questi? Ma come fanno?
Ti svelo un segreto, non sono Superman né hanno super poteri o alabarde spaziali. Sono persone che hanno deciso di essere loro a gestire il loro "mood" non è l'evento che gestisce le loro giornate, i loro umori, né tanto meno gestisce i loro obiettivi interferendo e cambiando il corso della storia come se la loro vita appartenesse agli eventi e non a loro stessi.
"Non voglio essere il prodotto dell'ambiente che mi circonda....voglio che l'ambiente che mi circonda sia il prodotto di me stesso"
Jack Nicolson
E' fondamentale per noi stessi decidere e prendere una posizione di padronanza della nostra vita, delle nostre capacità, di riappropriarcene per gestire ed influire al meglio sugli eventi che la vita ci porta o su quei risultati che desideriamo ottenere.
Ecco 5 cose che le persone di successo fanno nelle giornate "NO".
1 NON SI LAMENTANO
Evitate di parlare dei vostri problemi. Non andate in cerca di comprensione, perché il bisogno di autocommiserarsi provoca ancora più infelicità. Vincete l'impulso di esagerare le difficoltà, perché non fareste altro che peggiorare la situazione. Alcuni sostengono che parlare di una sofferenza guarisce: non credeteci. Se viene piantato il seme di un problema, diventerà un albero. Se parlate di malattia o di scarsità di denaro, oppure di amicizia e di libertà, quello che dite è proprio ciò che otterrete. Sradicate tutti questi discorsi. I discorsi negativi sono come trappole per orsi che scattano a qualunque cosa si avvicini. Il dolore che provereste sarebbe insopportabile, perciò tenetevi lontani. Parlate invece di ricchezza e di cose buone e tutto ciò sarà vostro.
2 SONO FLESSIBILI AL CAMBIAMENTO
Siate proattivi, invece di reagire sempre negli stessi modi, valutate le possibilità, quali aspetti cogliere dal contesto o situazione. Diventate attivi, non fatevi colpire dagli eventi. Se non sei Tu a scegliere le carte che ti vengono date dalla vita, sei tu l'unico che può decidere come usarle. Quando diventi tu il creatore delle conseguenze di ciò che ci è capitato, che scegli i modi di reagire, cambi i tuoi atteggiamenti alla vita, diventi responsabile. Non è colpa vostra quello che è successo nella vostra vita. Responsabilità significa rispondere con abilità alle sfide della vita significa decidere. De=allontanarsi, CIDERE=tagliare, cosa ti spinge via da una situazione, da ciò che ti fa male, vecchi modi di pensare e abitudini, equilibri che stanno in piedi da tempo che nemmeno ci ricordiamo più perché esistono e cosa ti attrae verso, quella spinta propulsiva di ciò che vuoi, che desideri, di cosa è importante per te. Prendete il cambiamento come se fosse un toro, acchiappatelo per le corna e dirigetelo verso il vostro obiettivo, sia esso personale che professionale. Qui nasce il primo livello del cambiamento ed avviene cominciando ad imparare qualcosa di nuovo dall'esperienza che consideriamo negativa, e questo ci porta a compiere nuove azioni. Ci sforziamo positivamente di usare la nostra capacità di adattamento, di sviluppare una certa flessibilità e diamo il via a nuovi modi di rispondere alle situazioni.
3 USANO DOMANDE UTILI
Nelle nostre decisioni in realtà ci sono spesso i nostri genitori, i nonni, gli insegnanti, le persone importanti che hanno avuto un ruolo cruciale nella nostra vita e diventano modi così abitudinari che nemmeno ci facciamo caso, diventano automatici nel rispondere agli eventi.
- Da chi ho imparato a re-agire in questo modo? Da dove arriva questo modo di prendere decisioni? E' davvero mio? Mi piace, è utile per me? Come posso reagire diversamente? Quali nuove parole, azioni, pensieri sarebbero più utili per me e sarebbero significative in questa situazione? E come posso metterle in atto?
Troppo spesso prendiamo decisioni importanti, utilizzando la Paura come strumento decisionale.
La paura di sbagliare.
La paura di fallire.
La paura del giudizio.
La paura di non essere all'altezza.
La
paura è utilissima, perché ci aiuta a ragionare.
Ma va utilizzata come una sorta di "Consigliere", non come un
"Decisore".
Nelle giornate NO, le
persone di successo non si chiedono: "Quanto è difficile questa cosa?".
Bensì:"Quanto è Importante questa cosa per me?". Ecco la domanda giusta che riapre alla motivazione.
4 CREDONO IN SE STESSE
Spesso davanti alle giornate NO, o cose che
non vanno come speravamo, ci blocchiamo, ma a volte prendere una decisione guidata solo ed esclusivamente dal
proprio istinto può essere proprio quello di cui abbiamo bisogno. Allenati pian
piano.
Di fronte ad una scelta, magari iniziando dalle piccole cose, prendi un respiro
profondo, ascoltati e semplicemente prendi una decisione. Senza spendere tanto
tempo in mille elucubrazioni mentali e senza mille ripensamenti.
Tutto quello che facciamo avviene perché crediamo di poterlo fare, quindi la cosa fondamentale da tenere a mente è sempre "Posso farcela!". Se anche solo una persona al mondo è stata capace di farlo, perché noi non possiamo?
Abbiamo tutti già affrontato eventi NO, situazioni o conversazioni difficili. Invece di lamentarti, prova a chiederti quali risorse hai usato per affrontarle, quali sono state utili e come puoi rimetterle in atto nella situazione attuale.
5 NON CONFONDONO AUTO-STIMA CON AUTO-EFFICACIA.
Molte persone confondono la loro autostima con i risultati ottenuti, così quando tutto va bene siamo felici e contenti, ma quando le cosa vanno male dove finisce la nostra autostima? L'autostima è imparare ad onorare noi stessi, riconnetterci all'amore per noi indipendentemente dai risultati. Le persone di successo possono sbagliare ma questo non significa che esse siano sbagliate, significa solo che possono prendere atto del loro comportamento e trovare strategie migliori per risolvere o creare un diverso risultato. Se hanno sbagliato non significa che smetteranno di amarsi e più impariamo a separare l'ESSERE dal FARE, più saremo disposti ad imparare, ad apprendere, sperimentare, ad essere flessibili e creativi ai cambiamenti e alle sfide della vita. Non solo, cominceremo ad allenare la fiducia in noi, ovvero ciò che riguarda il "fare", con le nostre capacità, i nostri talenti e magari ne scopriamo anche di nuovi! Ecco cosa fanno queste persone. Questo ci apre la porta del CORAGGIO.
Apriti al tuo successo personale. Cosa sai davvero della tua sfera di Eccellenza? Da quando ho conosciuto la PNL e soprattutto i meta-stati di Neurosementica la mia vita è cambiata, sono più serena ed appagata e trasformo le giornate NO in giornate Si'.
Vuoi sapere come? Ti aspetto per condividerle insieme.
Barbara